Conosciamo le reazione acide e basiche dei cibi.
Per nutrirci bene, per restare in salute o riacquistarla… dobbiamo tener conto che quando ingeriamo un determinato cibo, questo può dare una reazione acida (cioè tende a sottrarre sali minerali all’organismo) o basica (cioè mineralizzante e non sottrae sali minerali all’organismo).
L’alcalinità favorisce la proliferazione batterica, mentre l’acidità la contrasta. E’ quindi importante equilibrare nell’ alimentazione l’ingestione di cibi sia acidi che alcalinizzanti.
I Sali minerali sono composti inorganici (privi di carbonio organico) che ricoprono un ruolo fondamentale nel funzionamento di tutti gli organismi viventi e quindi sono fondamentali per l’uomo.
I sali minerali costituiscono una parte relativamente piccola dell’organismo umano (circa il 6-7% del peso corporeo), rientrano nella costituzione di molti tessuti e rappresentano fattori essenziali per le funzioni biologiche e per l’accrescimento; sono presenti nell’organismo umano sia legati alle molecole organiche, sia in forma inorganica in due differenti stati: allo stato solido, nelle ossa e nei denti come cristalli in soluzione, sia in forma ionizzata che non ionizzata, nel sangue e nei liquidi biologici.
Cerchiamo di capire meglio ciò che mangiamo.
Sarebbe bene nella alimentazione naturale dare la preferenza ai cibi alcalini. Ma senza scartare i cibi acidi, dei quali abbiamo comunque bisogno.
Cosa succede con un eccesso di cibi acidi?
Succede che vengono sottratti minerali al nostro organismo e a lungo andare le ossa perdono la loro consistenza, i denti si cariano, il sangue diventa anemico, la pelle si rovina e si spacca, si possono formare i calcoli ai reni o alla cistifellea. Il corpo reagisce dando una sensazione di debolezza generale, senso di freddo, infezioni, disturbi digestivi, alle vie respiratorie, alla pelle, unghie macchiate di bianco che sono indice di demineralizzazione. Un’alimentazione troppo acida può provocare acetone, o deviazione della colonna vertebrale nei bambini, è bene quindi evitare anche certe bevande acide, come la coca-cola. Da tenere in considerazione anche il perocolo di un eccesso di cibo (che porta all’acidificazione).
Non bisogna considerare un rapporto diretto tra un alimento dal sapore acido e la sua reazione nell’organismo; molto spesso il succo del limone fresco può essere un buon antiacido dello stomaco.
Cerchiamo di capire quali sono i cibi acidi e quali quelli basici.
Per dare un’idea più precisa di basicità e acidità dovremmo dare per ogni cibo due valutazioni: una relativa al contenuto di carbonio che produce alla fine anidride carbonica e uno relativo alla capacità di tamponare l’acidità da parte dei minerali alcalini contenuti. Ad esempio: la farina bianca potrebbe avere una acidità (per es su una scala da 1 a 10) pari a 9,5 e un’alcalinità di 0,5 mentre una farina integrale non bio potrebbe avere una acidità pari a 8,5 a alcal 1,5 mentre una farina integrale bio potrebbe avere acidità 7 e alcal 3.
Una dieta alcalinizzante adeguata, fatte salve particolari esigenze che andranno valutate accuratamente dal medico e dal nutrizionista, deve prevedere circa l’80% di cibi alcalinizzanti (basici) e il 20% di cibi acidificanti.
Sono da ritenere particolarmente acidificanti i cereali raffinati che vanno sostituiti con cereali integrali (da non usare assolutamente sono le farine raffinate e i prodotti ottenuti dalla miscelazione della crusca con le farine raffinate), le proteine animali, gli zuccheri, l’alcool, il caffè, alcuni tipi di te, i cibi precotti, gli alimenti ad alto contenuto di fitofarmaci e additivi chimici.