Luca Lo Presti: Lettere di viaggio – 29.01.2013

Dopo quasi 50 anni di vita mi accorgo che, come l’India anch’essa va affrontata in silenzio, giorno dopo giorno, passo dopo passo senza che nessun rumore molesto possa sviarmi.

Il rumore del possesso e della bramosia verso cose o persone.
Il rumore di boria e apparenza. Il rumore di una risata vuota, di vita sfuggita tra le dita come acqua che bagna ma non lava il volto.

Il silenzio per riuscire a dare senza chiedere.
Il silenzio per amare senza possedere, il silenzio per viaggiare nella vita senza mai restare.

Ho trovato questo silenzio tra le madri violate negli slam di Calcutta e ho letto nei loro occhi l’amore per la vita. Ho trovato le lacrime di una amica a Milano perché emozionata nel ritrovarmi. Ho trovato chi mi ama ad accogliermi col cuore pieno di emozione ora devo trovare me stesso per potermi dedicare in ogni luogo nel giusto modo.

Troppe volte in molti mi hanno detto: ” partirei subito con te per aiutare quelle persone ma, sai…”
Mentre sto aspettando l’alba ho voluto condividere questa mia breve riflessione con tutti voi perché e’ importante comprendere che non e’ il luogo ma l’uomo che fa la differenza.

L’ho compreso tornando da Calcutta e ho sentito pace perché intravedo una luce che mi indicherà la via per portare aiuto anche qui nel giusto modo e con la giusta comprensione.

Il mio viaggio in Italia comincia qui, comincia oggi e saranno mamme a bambini violati con volti conosciuti a tendere la mano e, se avrete la voglia di accompagnarmi vi racconterò’ anche di questo.
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A presto Luca