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AL BIOPARCO DI ROMA SONO NATI DUE LICAONI

 

Roma, 31 luglio 2014 – Doppio fiocco azzurro al Bioparco di Roma: sono nati due cuccioli di Licaone (Lycaon pictus) specie ad altissimo rischio di estinzione: ne sopravvivono meno di seimila in natura.
Si tratta di due maschi, i genitori sono Okla e Chiaro, una giovane coppia di licaoni molto affiatata. Okla ha 3 anni e mezzo, è nata allo Zoo di Duisburg (Germania) ed è arrivata al Bioparco nel 2012. Il padre si chiama Chiaro, è nato nel 2006 allo zoo di Schwering (Germania) ed arrivato al Bioparco nel 2011.
“I cuccioli sono nati nella notte tra il 27 e 28 maggio scorsi – racconta il Presidente del Bioparco di Roma, Federico Coccìa – il parto è avvenuto all’interno della tana sotterranea scavata dai genitori, dove i neonati sono rimasti per il primo mese di vita e dove la mamma li ha allattati. Da quando hanno iniziato ad uscire all’esterno – conclude Coccìa – è iniziato lo svezzamento”.

I due cuccioli escono ogni giorno dalla tana, sempre sotto la stretta sorveglianza della madre, esplorando il territorio circostante, un’area di circa 580mq, che dividono con i genitori e con i sei fratelli più grandi, nati lo scorso anno, cinque maschi e una femmina. Per un totale di dieci individui.
La mamma è molto protettiva e può contare sulla collaborazione dell’intero gruppo. Infatti, oltre all’aiuto del padre, anche i fratelli contribuiscono alla crescita dei due maschietti, rigurgitando per loro il cibo pre-digerito.
I cuccioli non hanno ancora un nome: il Bioparco invita tutti i bambini a suggerire i nomi preferiti all’indirizzo mail: press@bioparco.it.

Il Licaone è classificato dall’IUCN (l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) come endangered (ovvero minacciato di estinzione in natura), rientra infatti in un progetto gestito dall’EAZA, l’Associazione Europea di Zoo e Acquari, che promuove la cooperazione finalizzata alla conservazione della Natura, in particolare attraverso il coordinamento internazionale dei programmi di riproduzione in cattività di specie selvatiche (EEP).

“La nascita dei due cuccioli ci inorgoglisce – sottolinea il Direttore generale del Bioparco, Tullio Scotti – perché siamo riusciti a creare un consistente gruppo sociale per una delle specie a maggior rischio di estinzione del Pianeta; in natura vivono in branchi di circa 20/25 individui, quindi essere arrivati a dieci unità è un ottimo risultato”.
Cesare Avesani Zaborra, Presidente dell’UIZA (Unione Italiana Zoo e Acquari) aggiunge: “mi congratulo con tutto lo staff del Bioparco; questi risultati si ottengono solo quando la passione si coniuga con la competenza di tutti coloro che hanno contribuito a questo successo. Salvare una specie anche fuori dal suo ambiente naturale – conclude Avesani – è una strategia irrinunciabile nell’epoca in cui viviamo, definita da molti ricercatori quella della sesta estinzione di massa delle specie animali”.

L’UFFICIO STAMPA – press@bioparco.it – 06.3608211

PER LA PRIMA VOLTA AL BIOPARCO arrivano I LUPI ITALIANI

 

Pasqualino con le ferite ancora evidenti

Per la prima volta il Bioparco di Roma accoglie una coppia di lupi italiani. Si chiamano Scialla e Pasqualino e sono arrivati al Bioparco dopo essere stati vittime di incidenti causati dall’uomo.

La femmina è Scialla, ha tre anni e proviene dal Centro di Recupero del Parco Nazionale D’Abruzzo, dopo essere stata trovata con un laccio legato alla zampa, quello usato dai bracconieri per la cattura dei cinghiali.

Pasqualino e Scialla

Il maschio si chiama Pasqualino, età presunta undici anni; si trovava in Toscana ed è stato investito da una macchina. In condizioni molto gravi, anche a causa di un avvelenamento, dopo i primi soccorsi è stato trasferito nella Riserva del Corpo Forestale dello Stato di Popoli (Pescara).

“Per entrambi c’è voluto molto tempo perché avvenisse il recupero fisico – spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa, medico veterinario – i due lupi non potevano dunque essere rilasciati in natura a causa dei danni fisici riportati e dei condizionamenti comportamentali dovuti alla vicinanza con l’uomo durante il periodo di degenza”.

Federico Coccìa

“I lupi sono animali sociali – continua Coccìa – era dunque urgente trovare per i due individui un luogo idoneo dove vivere in compagnia. L’area è stata identificata nella Selva dei Lupi del Bioparco. Una volta avvenuto il trasferimento, Pasqualino e Scialla sono stati inseriti in due recinti separati da una grata, attraverso la quale hanno avuto la possibilità di conoscersi, vedendosi, odorandosi e man mano di accettarsi. Da pochi giorni condividono lo stesso grande recinto. Entrambi – conclude Coccìa – presentano profonde cicatrici sulle zampe e una zoppìa dovuta ai traumi riportati”.

Scialla si sta ambientando

 

Pasqualino

Fondazione Bioparco di Roma  – Tel. 06.36082118 – 348.2465431 – fax: 06.3207389 –  www.bioparco.it

(Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco di Roma)