La trasfusione del sangue
Per trasfusione si intende l’immissione, a scopo terapeutico, di un certo quantitativo di sangue intero, di solo plasma o di altri emocomponenti nel sistema circolatorio di un malato.
Con la scoperta dei gruppi sanguigni e del fattore Rh, sono stati praticamente eliminati i rischi dovuti all’incompatibilità tra il sangue del donatore e quello del ricevente.
Per questo la pratica trasfusionale è divenuta di abituale ricorso per trattare gravi anemie provocate da gravi fattori.
Negli ultimi 20 anni, con l’utilizzo di apposite sacche in plastica, la trasfusione di sangue ha fatto passi da gigante: con il prelievo di sangue in sacca, e mediante la sua centrifugazione, è possibile separare le varie componenti del sangue.
Questa separazione consente di trasfondere al malato la sola componente di cui ha bisogno.
E’ possibile anche separare, durante la donazione, componenti del sangue grazie a macchine dette separatori cellulari o da aferesi.
Estraendo con queste macchine, ad esempio, solo plasma, si ottiene una procedura di plasmaferesi, per le plasmaferesi, ecc.