La lettura dei fumetti e i bambini: uno stimolo per l’immaginazione.
“Il fumetto nasce quando l’uomo delle caverne, prima ancora che venisse inventata la scrittura, tentava di riprodurre con disegni sulle pareti di roccia, le pareti della sua dimora, quindi, le sue avventure di guerra e di caccia”
Guerrera, STORIA DEL FUMETTO, autori e personaggi dalle origini ai nostri giorni, ed. Newton Compton, Roma 1995.
La comunicazione attraverso le immagini risale alle notte dei tempi ed è tutt’ora una parte consistente della comunicazione stessa. L’arte come tramite per la diffusione è un’idea che risale a tempi antichi, e che durante le civiltà egizia e greca ha conosciuto particolare diffusione.
Grandi classici della Letteratura Italiana sono stati illustrati da grandi pittori, si pensi ad esempio alla Divina Commedia illustrata dal Botticelli.
La nascita del fumetto, così come lo conosciamo e lo leggiamo oggi, è avvenuta negli Stati Uniti d’America nel 1895 sul New York World grazie a una geniale intuizione di J. Pulitzer, che pensò di incrementare il pubblico con un supplemento domenicale illustrato e a colori per l’infanzia contenente le storie di YELLOW KID (fig.3) di Richard Felton Outcauld. Da Disegno Letterario. Il Fumetto come strumento educativo.
Da quel momento, il fumetto ha conosciuto una incredibile diffusione e un impareggiabile successo. Chi non ha mai sfogliato da piccolo un fumetto della Disney (Topolino in primis) o Dylan Dog a partire dall’età adolescenziale? (Chi scrive lo legge ancora, con grande soddisfazione).
Vediamo dunque perché è importante stimolare nei bambini la curiosità verso i fumetti e facilitarne la lettura.
La lettura dei fumetti e i bambini: uno stimolo per l’immaginazione
Ecco perché proporre ai bambini la lettura di fumetti:
- Come afferma Rodari ne La grammatica della fantasia – Il bambino che legge i fumetti, nel fumetto “Gli oggetti si presentano in una disposizione mutata: bisogna immaginare il percorso compiuto da ciascuno di loro dalla disposizione primitiva alla nuova. Tutto questo lavoro è affidato alla mente del lettore.”
- Un fumetto è utile per un primo approccio alla lettura, perché la lettura non si riduce alle figure e ai disegni e perché fa un continuo ricorso al discorso diretto.
- Nei fumetti, i personaggi e le situazioni vengono caratterizzati in modo quasi immediato;
- I fumetti sviluppano la capacità di cogliere i dettagli;
“Il fumetto è una narrazione sequenziale che unisce immagini e testo. Quando si legge un fumetto vengono coinvolte più capacità: la lettura di immagini, la lettura di testo, la capacità di mettere insieme i due linguaggi per crearne un terzo, il saper individuare la logica sequenziale che lega fatti che costituiscono la storia, l’interpretare ciò che accade tra una vignetta e l’altra, la temporalità del prima e dopo.
I fumetti sono tanti e diversi tra loro,per trama, formato, colore, scrittura, lucentezza della pagina ecc. e fumetto non è sinonimo di facilità e non è neanche detto che tutti i fumetti vadano bene. Quando si sceglie un fumetto per bambini occorre sceglierne uno innanzitutto che parli una lingua che loro possano comprendere, che tratti di ciò che vivono loro, delle loro fantasie o difficoltà. E’ importante che il linguaggio sia comprensibile, corretto e che non vi siano brutte parole, che sia scritto con un carattere grande e chiaro e che all’interno della nuvola ci siano poche parole, le immagini devono essere chiare e belle. La trama qualunque essa sia dovrebbe essere coinvolgente e divertente.
Le immagini da sempre trovano spazio sia in ambito scolastico che in quello della disabilità (video, foto, immagini che costruiscono storie, quelle per esempio utilizzate nella comunicazione aumentativa/alternativa).
Questo perché l’immagine arriva più chiara e diretta al bambino. Pensiamo anche ai libretti delle illustrazioni, in cui il disegno ci risulta molto più chiaro delle parole.
Il fumetto può essere utilizzato come veicolo di messaggi importanti da far arrivare ai minori (per esempio messaggi sulla discriminazione o anche sull’educazione sessuale agli adolescenti), per spiegare argomenti difficili, come la storia e la politica ecc., per illustrare i loro disagi e come affrontarli, in modo che comprendano meglio anche se stessi e acquistino maggior fiducia nel superare l’ostacolo.
Anche bambini con Disturbo di Apprendimento potrebbero giovarsi di fumetti per apprendere meglio alcuni argomenti scolastici e la storia per immagini e testo potrebbe essere utile per avvicinare alla lettura anche i più piccoli.
Il fumetto pertanto se scelto bene può essere uno strumento molto utile in diversi ambiti oltre quello del divertimento e del passatempo!”
Corsi di fumetto per bambini, un esercizio per scoprire il mondo e se stessi
Quando i bambini disegnano, non si limitano quasi mai a “riprodurre” la realtà, ma spesso rivelano anche parte della propria personalità. Per questo, dopo che il bambino ha appena realizzato un disegno, è importante che l’insegnante di fumetto ponga diverse domande e aiuti il bambino a raccontare e “scoprire” i propri disegni.
L’esercizio di disegnare e di raccontare è importantissimo per stimolare la creatività dei più piccoli: l’intelligenza e la creatività – infatti – si manifestano attraverso innumerevoli attitudini, che è importante saper riconoscere e di cui è importante acquisire coscienza.
Inoltre, per un bambino scoprire che le storie e le vignette di uno dei propri personaggi preferiti seguono delle regole che è possibile imparare a lezione, è incredibilmente stimolante.
Imparare a disegnare e a raccontare una storia anche attraverso le immagini significa padroneggiare un mezzo immediato di espressione, un ulteriore strumento per poter elaborare emozioni e sentimenti e per poter dar forma alle proprie idee.
Libri illustrati e fumetti
Perché i libri illustrati sono utilissimi per incoraggiare i bambini alla lettura?
Innanzitutto, perché immagini ed illustrazioni hanno una forza evocativa naturale, in grado di far nascere nel piccolo lettore un interesse e farlo partecipare attivamente alla lettura.
Inoltre, non bisogna dimenticare che in tenera età, i bambini amano ascoltare storie e fiabe, seguendo la narrazione orale grazie alle immagini: i fumetti sono il prosieguo di questa impostazione. Grazie alle immagini, si evita che il piccolo lettore possa percepire la narrazione come “statica” e poco avvincente.
Il bambino viene attratto, stupito e conquistato dai disegni e dalle illustrazioni di un libro: questi ultimi sono il medium attraverso cui il bimbo diventa soggetto attivo del racconto.
Inoltre, i fumetti e le illustrazioni sono entrambe un ottimo metodo per sviluppare la capacità di legare immagini e concetti: la presentazione di contenuti didattici attraverso il supporto grafico di un’immagine o di una rappresentazione, è un metodo largamente utilizzato in ambiente didattico. Pertanto, l’esercizio della capacità di apprendere per immagini sarà utile al bambino anche a scuola.
5 fumetti per bambini
- Topolino: l’intramontabile Mickey Mouse, Paperino, Paperoga, Zio Paperone, Paperina, Minny e tutta la banda Disney;
- Asterix: la storica serie di fumetti francese creata da Goscinny e Uderzo;
- Monster Allergy: albo a fumetti della Disney pubblicato sotto l’etichetta Buena Vista Comics. Racconta la storia di Zick, un bambino di 10 anni timido e introverso, affetto da innumerevoli allergie, che usa in molte occasioni per tenere alla larga altri bambini della sua età;
- Mumin: i Mumin sono personaggi creati dalla illustratrice Tove Jansson, simili a ippopotami bianchi. Abitano in una valle e i fumetti raccontano la storia delle loro avventure;
- Geronimo Stilton: è una serie di fumetti che prende il nome dal suo protagonista, un “topo intellettuale” specializzato in Filosofia Archeotopica Comparata e Topologia della Letteratura Rattica, che è direttore de L’Eco del roditore, il quotidiano più diffuso di Topazia e dell’Isola dei Topi.
… in conclusione
Regalate ai vostri bambini un fumetto e delle matite, incoraggiateli a veicolare con i colori la loro creatività. Non gli avrete regalato solo fumetti, quaderni, matite e colori ma un ulteriore modo per esprimere se stessi.
A cura della redazione di MioDottore e della Dott. ssa Miriam Troianiello, Neuropsichiatra Infantile e Psicoterapeuta.