Leonardo scienziato. A cura di Luigi Chiesa.
Possiamo considerare Leonardo come un precursore degli scienziati moderni. Infatti egli, unendo la pratica alla teoria, anticipò il loro metodo di indagine. Si interessò soprattutto di queste “discipline”:
- anatomia
- astrologia
- botanica
- fisiologia
- geografia
- idraulica
- geologia
- matematica
- ottica
- statica
- zoologia .
I CODICI
Per capire Leonardo scienziato ed inventore, dobbiamo fare riferimento ai Codici.
Con questo termine si indicano i suoi manoscritti che furono ereditati dal suo discepolo più fidato:
Francesco Melzi. Ma andarono dispersi.
Solamente grazie all’impegno di Pompeo Leoni, scultore che ben conosceva il genio dell’artista
toscano, dalla seconda metà del ‘500, fu iniziata la ricerca metodica degli scritti del Maestro.
I Codici sono da ritenersi uno sguardo straordinario dentro Leonardo, nella sua mente, nella sua vita e nelle sue emozioni.
Evidente e giustificata è, quindi, la grande importanza che viene riconosciuta a questi scritti.
ANATOMIA E FISIOLOGIA
Leonardo era convinto che, per un artista, lo studio dell’anatomia doveva essere assolutamente necessario per rappresentare come si doveva la figura umana. Egli può essere considerato il fondatore dell’anatomia descrittiva moderna e le innovazioni da lui avanzate consistono:
- nel corredare le figure di didascalie descrittive ed esplicative;
- nel disegnare una stessa parte da diversi punti di vista per avere un’immagine tridimensionale completa;
- nell’utilizzo delle sezioni per analizzare l’interno degli organi.
Leonardo studia l’anatomia per conoscere la struttura degli organi, ma il suo fine ultimo è arrivare a comprendere le funzioni delle varie parti del corpo.
I suoi studi di fisiologia riguardarono:
– l’apparato muscolare
– il cuore
– l’apparato respiratorio
– l’apparato riproduttivo
– l’apparato digerente
GEOGRAFIA
Leonardo studia soprattutto città, montagne e corsi d’acqua della Lombardia e della Toscana.
In Lombardia esplora le zone circostanti il lago di Como; suggerisce degli itinerari nelle Prealpi bresciane e bergamasche.
In Toscana si sofferma particolarmente sul fiume Arno e sulla sua valle.
Egli realizza spettacolari planimetrie e cartine secondo la veduta aerea detta “a volo d’uccello”, tipica delle carte di Leonardo, una rappresentazione a metà tra l’immagine e la pianta.
Talvolta nelle cartine per gli itinerari usa una scala di riferimento per segnalare le distanze tra le località. Questo è considerato il primo tentativo verso lo sviluppo della cartografia moderna.
GEOLOGIA
Minuziosi disegni ed appunti descrivono:
– il processo di stratificazione delle rocce;
– il modellamento della crosta terrestre per effetto dell’acqua in tutte le sue forme;
– la diversa natura (argillosa, sabbiosa…) degli strati che costituiscono le montagne;
– i fossili considerati antichi organismi viventi nei mari che un tempo coprivano le montagne.
L’intuizione innovativa di Leonardo è consistita nell’aver osservato che gli strati fossili dovevano
essersi formati in tempi differenti permettendo di riconoscere diversi “cicli degli anni”:su tale concetto si baserà in seguito la distinzione tra ere geologiche.
ASTRONOMIA
Leonardo non può essere considerato astronomo nel senso comune della parola, non fu tuttavia neppure estraneo all’indagine ed alla riflessione circa qualche particolare problema della scienza astronomica.
Grande interesse suscitano in lui i riflessi di luce tra i corpi celesti.
Dimostra che l’alone luminoso che si vede attorno al bordo della luna nuova non è un’emanazione autonoma di luce lunare ma è prodotto dal riflesso dei mari terrestri sulla luna.
GEOMETRIA
Leonardo è affascinato da alcuni problemi geometrici che risalgono all’antichità classica ed è convinto che la geometria contenga la chiave per interpretare la natura.
MATEMATICA
Durante il periodo trascorso a Milano, Leonardo diviene amico del celebre matematico Luca Pacioli il quale gli fa conoscere gli studi di matematica di Euclide ed Archimede.
Nel 1967 alcuni studiosi notarono un disegno di Leonardo nel Codice di Madrid che poteva essere interpretato come una macchina da calcolo.
STATICA
Leonardo si occupa dello studio
– dei pesi;
– della resistenza delle travi;
– della resistenza dei fili metallici sottoposti a trazione.
OTTICA
Leonardo è spinto a studiare l’ottica
– per completare gli studi di anatomia e fisiologia;
– per supportare la sua attività di pittore e di studioso della prospettiva.
Analizza molti fenomeni legati alla visione dell’uomo:
– la visibilità dei corpi in relazione alla distanza;
– la persistenza delle immagini;
– le variazioni del diametro della pupilla in diverse condizioni di luminosità;
– la formazione delle ombre e delle penombre;
– la possibilità di correggere i difetti della vista con lenti.
I suoi studi di ottica sono molto innovativi. Il suo notevole interesse per l’ottica è dovutonal fatto che combinando la conoscenza della vista umana e della prospettiva, un artista poteva porsi come interprete tra natura ed arte.
IDRAULICA
Leonardo studia in maniera approfondita i moti delle acque cercando di spiegare alcuni fenomeni che si verificano mentre un fiume scorre nel proprio alveo.
Si occupò anche di idraulica militare: lo studio di allagamenti sbarrando l’Isonzo e deviando l’ Arno.
Gli studi di idraulica di Leonardo rappresentano la prima enunciazione dei principi fondamentali dell’idrodinamica (studio dei moti dell’acqua).
Z O O L O G I A
Leonardo effettuò moltissime dissezioni di animali, con l’intento principale di migliorare la conoscenza dell’anatomia e della fisiologia umana.
Molti furono gli animali presi in esame, di piccola e grande taglia: dal gatto al cavallo; dalla rondine all’orso.
Applicò il suo interesse anche nell’anatomia comparata.
Le conclusioni dei suoi studi sono:
– gli animali hanno i sensi più sviluppati dell’uomo (i felini hanno olfatto e vista molto acuta); i rapaci, hanno una vista straordinaria;
– gli uomini e gli animali sono simili,ma solamente gli uomini possono agire sul mondo circostante;
– giunse a considerare uomini ed animali soggetti alle stesse leggi di natura, in contrasto con la credenza dei suoi contemporanei che ponevano l’uomo al centro dell’universo.
Il lavoro di studio più approfondito è rivolto al “volo”.
Per quanto riguarda il volo degli uccelli, Egli analizza l’anatomia dell’ala, la disposizione delle penne, il comportamento degli uccelli in volo e capisce che il fattore principale che permette il volo è l’interazione aria-ala.
Estende i suoi studi anche al volo di insetti quali la libellula,la mosca.
E’ interessato anche al volo dei pipistrelli e del pesce rondine, che prenderà a modello quando progetterà strutture di ali artificiali.