Per il neonato il mondo esterno non è sempre ospitale e confortevole come il grembo che lo ha ospitato per nove mesi. Dopo il parto, il piccolo piano piano inizia a scoprire il mondo attraverso i suoi sensi e talvolta può innervosirsi quando entra in contatto con una quotidianità che ha ritmi e abitudini che deve ancora imparare a conoscere. Per questo, la frequenza di un corso post parto di massaggio neonatale può rappresentare un valido aiuto per i genitori che desiderano supportare il proprio piccolo durante i primi mesi dello sviluppo, cercando di lenire i fastidi tipici di questa fase della vita del bebè.
Il massaggio neonatale aiuta il neonato anche nel suo sviluppo affettivo, stringendo ulteriormente il legame con i genitori attraverso piccoli gesti accompagnati dal contatto visivo. Tendenzialmente questa pratica è consigliata sia alle mamme sia ai papà e comprende alcune tecniche differenti. Lo scopo del massaggio però resta sempre quello di agevolare il rilassamento del piccolo, che può così vivere momenti di serenità e benessere, e di ridurre gli effetti delle tensioni e dei piccoli dolori del bebè. Durante il massaggio, il bambino deve essere nudo e, preferibilmente, non deve avere neppure il pannolino. Proprio perché fondata sul contatto diretto tra genitori e figlio, tale esperienza rasserena il piccolo, coccolato da gesti dolci e delicati.
Le parti del corpo principalmente implicate nel massaggio sono solitamente gambe, piedini, pancia e viso, poiché su di questi si riscontrano i benefici maggiori. Il massaggio di gambe e piedi non ha solo un effetto rilassante: come dimostra la riflessologia plantare, la pressione delle mani su alcuni punti della pianta del piede reca benefici a tutto il corpo. Per lenire i fastidi legati alla comparsa di coliche, invece, occorre massaggiare il pancino del bebè: attraverso movimenti circolari si agevola più facilmente l’evacuazione dell’aria contenuta nell’intestino, che provoca spasmi e dolori acuti. Infine, il massaggio al viso richiede gesti particolarmente delicati e rappresenta forse il momento più emozionante per genitore e figlio, dal momento che il contatto visivo rende quest’esperienza ancora più coinvolgente.
Inoltre, la pratica del massaggio neonatale può aiutare a risvegliare e tenere vigili i sensi del neonato, regolarizzare il sonno e la veglia e l’attività neuro-ormonale e rendere costante il funzionamento del sistema circolatorio.
Nelle piccole coccole del massaggio ci si scambiano e si condividono emozioni. Il neonato riconosce sempre meglio i propri genitori e lo fa attraverso i sensi coinvolti in questa pratica: il contatto con gli occhi del genitore, i gesti delle mani, l’ascolto delle due voci, il profumo della loro pelle. Per eseguire un massaggio neonatale occorre prendere alcuni accorgimenti: il piccolo deve essere appoggiato su un piano soffice, all’interno di un ambiente confortevole e in cui non prenda freddo, e sulla sua pelle non devono essere spalmati oli profumati. Prima del massaggio, la mamma e il papà devono avere l’accortezza di lavarsi le mani (che devono essere calde), togliere eventuali anelli e bracciali e tenere le unghie corte. Si sconsiglia di massaggiare i bebè dopo i pasti.
È importante sottolineare come – per evitare di ottenere l’effetto opposto e innervosire il piccolo – le tecniche di manipolazione devono essere apprese dalle mamme e dai papà da operatori specializzati. I corsi post parto sono infatti tenuti da personale esperto, che insegna ai genitori a cogliere quali sono le necessità del neonato per contrastare i suoi fastidi. La guida di un operatore specializzato risulta dunque fondamentale per imparare le migliori tecniche di rilassamento.
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