Esiste una parola, la “matofobia”, che sta a indicare la paura della matematica, una fobia più diffusa di quanto si creda, in particolare tra i giovanissimi.
Il matematico sudafricano Seymour Papert afferma infatti che questa paura e avversione per la disciplina nasce a scuola, durante i primi anni di istruzione scolastica, quando l’allievo si ritrova a confrontarsi con alcuni problemi, quelli matematici per l’appunto, a cui non sa fornire soluzioni immediate e verso i quali sviluppa un senso di paura.
Pare che la matofobia colpisca maggiormente le ragazze rispetto ai ragazzi: questo perché i pregiudizi culturali vedono nei ragazzi una mente più “scientifica”, portata verso le materie più tecniche, e le ragazze invece più inclini alle materie umanistiche e quindi più avverse alla matematica. La società e in generale il pregiudizio possono dunque essere annoverati tra le cause alla base dell’insorgere di questo tipo di fobia.
Con il tempo, questo sentirsi incapaci di trovare soluzioni può generare sconforto, apprensione, rifiuto e l’idea che la matematica sia una disciplina solo per pochi. Uno dei sintomi della matofobia è proprio l’ansia che nasce dall’associazione della matematica a esperienze di insuccesso nell’arco della propria vita.
Questa repulsione per la materia potrebbe essere arginata guidando lo studente durante l’apprendimento della matematica a procedere a piccoli passi, dalle nozioni più basilari fino alle teorie matematiche più complesse. In questo modo è infatti possibile consolidare le conoscenze in maniera graduale, lasciando che i bambini capiscano e si sentano a proprio agio con ciascun argomento prima di passare al successivo.
Un valido sistema per evitare l’insorgere della matofobia è il metodo Kumon, un metodo di apprendimento che aiuta i bambini di qualsiasi età e capacità ad acquisire una tecnica di studio efficace. L’ obiettivo è quello di dotare gli alunni degli strumenti di cui hanno bisogno per diventare persone indipendenti, competenti e responsabili. I programmi Kumon insegnano a imparare autonomamente e costruiscono basi solide offrendo agli alunni la sicurezza per affrontare qualsiasi sfida presente o futura.
Il metodo di studio Kumon è un’alternativa rispetto al panorama scolastico attuale. L’obiettivo è raggiungere il massimo sviluppo intellettuale dell’alunno e, di conseguenza, la padronanza delle materie scolastiche. Gli istruttori Kumon adottano un approccio completamente diverso dal sistema tradizionale: invece di impartire le classiche lezioni di inglese e lezioni di matematica private, si concentrano sull’osservare e conoscere le capacità di ciascun alunno e guidarlo nel suo lavoro in maniera personalizzata, affinché il suo apprendimento e la sua motivazione restino sempre a un livello ottimale. L’alunno impara attraverso le schede didattiche del metodo di studio Kumon e l’istruttore lo aiuta a essere sempre più autonomo ed efficace, così da progredire nell’apprendimento superando addirittura il suo livello scolastico.