Un torrente tra pareti ricche di fossili
Il Parco, nel suo attuale assetto, è nato alla fine del 2011, dall’unione tra il Parco Regionale Fluviale dello Stirone e la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano.
L’Area Stirone si trova tra le province di Parma e Piacenza, nei comuni di Fidenza (PR), Salsomaggiore Terme (PR), Alseno (PC) e Vernasca (PC), e si sviluppa ai lati del torrente, con un’ampiezza media di circa 1 Km, dalla località La Villa, a monte, fino al ponte sulla via Emilia, a Fidenza.
L’Area Piacenziano si sviluppa tutta in territorio Piacentino e tutela le nove stazioni dell’Ex Riserva, fisicamente separate tra loro, distribuite in cinque diverse vallate, e ricadenti nei Comuni di Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda, Vernasca, Gropparello e Carpaneto Piacentino.
L’intero Parco riveste una straordinaria importanza dal punto di vista paleontologico, grazie alla notevole presenza di reperti fossiliferi dell’era Terziaria e Quaternaria, portati alla luce da processi erosivi, che lo hanno reso noto al mondo scientifico internazionale.
L’era terziaria, o cenozoica,( da 65 ad 1,8 milioni di anni fa) è suddivisa in cinque periodi: Paleocene, Eocene, Oligocene, Miocene e Pliocene. In questa era avviene la formazione delle maggiori catene montuose attuali. Si assiste alla comparsa e allo sviluppo di gruppi vegetali e animali che popolano oggi la superficie terrestre. Il clima cambia gradualmente da tropicale a temperato, con punte temperato-fredde alla fine dell’era.
L’ultima era geologica, quella attuale, è detta quaternaria (da 1,8 milioni di anni fa ad oggi) , o neozoica, cioè “della vita nuova”, poiché flora e fauna sono costituite da piante e animali tuttora viventi. L’era quaternaria viene divisa in due periodi: Pleistocene e Olocene. In questo periodo l’espansione e la contrazione delle calotte glaciali provocò variazioni di livello dei mari: durante le glaciazioni il livello marino si abbassa sensibilmente (regressioni marine), a causa delle enormi quantità d’acqua ammassate sui continenti sotto forma di ghiaccio; al contrario, durante i periodi interglaciali la fusione dei ghiacciai provoca l’innalzamento del livello dei mari (trasgressioni marine).
L’Area Stirone si sviluppa ai lati del torrente omonimo, dalla località La Villa, a monte, fino al ponte sulla via Emilia a Fidenza. Il territorio interessato assume tre aspetti morfologici fondamentali: il paesaggio fluviale con le fasce boscate, corrispondenti alla zona centrale occupata dal torrente, il paesaggio agrario, situato lateralmente al corso d’acqua, e il paesaggio delle prime colline appenniniche, con i rilievi più alti rappresentati dal Monte Combu (350 m) e dal Monte Santo Stefano (457 m).
Il torrente è noto agli studiosi di paleontologia e oggetto di studi scientifici di rilevanza internazionale per la presenza di sedimenti marini ricchi di reperti fossiliferi riferibili al Miocene superiore, al Pliocene e al Pleistocene. La serie fossilifera ha inizio presso la località La Bocca e termina a valle della località Laurano; l’inclinazione degli strati e la loro successione ordinata consentono di ripercorrere, da monte verso valle, l’evoluzione ambientale e climatica del Bacino Padano negli ultimi 6,5 milioni di anni.
Natura, cultura e paesaggi
La grande varietà di ambienti di cui si compone il territorio del Parco dello Stirone e del Piacenziano si traduce in estrema ricchezza in termini naturalistici e paesaggistici.Flora e fauna variano con il mutare del paesaggio che, nell’Area Stirone, passa dall’alveo fluviale, al paesaggio agricolo, ai primi rilievi appenninici, mentre in Area Piacenziano, è occupato prevalentemente da splendide aree calanchive.
In questo scenario le zone che vanno a comporre l’Area Protetta coincido con habitat di straordinaria importanza: l’alto grado di biodiversità che si riscontra è il valore aggiunto di un territorio riconosciuto di importanza comunitaria e comprende 4 habitat di interesse comunitario, all’interno dei quali vivono numerose specie di mammiferi, uccelli, pesci, chirotteri e invertebrati riconosciuti come prioritari a livello comunitario.
A fare da sfondo a questa ricchezza, scorci paesaggistici che si offrono piacevolmente allo sguardo di chi visita il Parco, sul quale si conservano anche i segni della storia di un territorio, abitato fin dai tempi antichi, e attraversato da due storiche vie di comunicazione: la romana Via Emilia e la medievale Via Francigena. La storia, la cultura si respirano ancora nei castelli, nelle pievi, nelle chiese, nei borghi che costellano l’Area Protetta.
[tratto da: http://www.parchidelducato.it]