L’aria è talmente impalpabile che sembra che nulla ci separi dalla volta celeste: il sole, la luna e le stelle sono lì che ci guardano dall’alto ed in mezzo… il nulla.
Ma sappiamo bene che non è così e non solo l’aria è “popolata” di tante particelle, ma si sposta anche!
E ce ne accorgiamo quando il vento sembra volersi prendere gioco di noi, spazzando via ombrelli, cappelli e quant’altro trova sul suo cammino. A volte ci accarezza, a volte ci scompiglia; a volte “ulula” e fischia, a volte “lotta” contro alberi e rami che si piegano al suo incedere… vento o brezza che sia, si fa sentire ma sfugge dalle nostre mani.
Ebbene se non possiamo “incastrare” il vento per lo meno possiamo provare a misurarlo.
Lo strumento che misura la velocità del vento si chiama anemometro. Per descriverlo in maniera semplicistica possiamo dire che è normalmente composto di una girandola di elementi a “cucchiaio” (delle palette unite ad un perno). Il vento soffiando contro questa sorta di cucchiai li spinge e li fa girare, tanto più veloce, quanto più forza ha il vento.
Per rendere la spiegazione più chiara perché non provare a costruirne uno?
Per iniziare abbiamo bisogno del seguente materiale:
– 5 bicchierini di plastica
– 1 matita appuntita con la gommina
– 2 cannucce rigide
– 1 pinzatrice
– 1 “forabuchi” per carta
– 1 chiodo liscio
1. Prendo 4 dei 5 bicchierini. Con la forabuchi faccio un foro su ciascuno a circa 1 cm dal bordo.
2. Prendo il 5° bicchierino e faccio 4 fori equidistanti tra loro (praticamente 4 fori a quattro punti opposti) più o meno a mezzo cm dal bordo. Faccio poi un foro al centro del fondo del bicchierino.
3. Prendo uno dei bicchierini con 1 solo foro e vi faccio passare la cannuccia; apro il bordo della cannuccia e con la pinzatrice la pinzo all’interno del bicchierino sul lato opposto al buco; ripeto questo procedimento con un altro bicchierino e la seconda cannuccia.
4. prendo una cannuccia col bicchierino e infilo la cannuccia attraverso 2 fori opposti del bicchierino con 4 fori. All’altro capo della cannuccia (che spunta dall’altra parte) attacco un bicchierino ad un foro come fatto al punto 1, ma assicurandomi che la direzione del bicchierino sia opposta a quello dell’altro capo.
5. ripeto il punto 4 con l’altra cannuccia, facendola passare negli altri due fori del quinto bicchierino, stando attento che i due bicchierini siano in senso opposto e che rispetto all’altra cannuccia siano tutti nello stesso verso, tutti in senso orario o tutti in senso antiorario rispetto al bicchierino centrale (non ci devono essere due bicchierini vicini che si “guardino” fondo contro fondo o apertura contro apertura; per comprendere meglio guarda la fig. 01.).
6. fai passare il chiodo attraverso le due cannucce nel punto in cui si incrociano.
7. fai passare la matita dalla parte del gommino attraverso il foro nel fondo del bicchierino centrale e spingo il chiodo dentro la gomma finché entra.
Tieni in mano il tuo anemometro con la matita: il tuo strumento è pronto! Adesso manca solo un po’ di vento e vedrai girare i bicchierini come una girandola. Lo strumento infatti ruota con il vento (che spinge l’aria dentro i bicchierini muovendo questa specie di “pale”)
Ovviamente uno strumento così costruito non ha la pretesa di essere preciso, ma puoi comunque confrontare il vento in diverse giornate.
Conta quanti giri fa il tuo strumento in un minuto: più giri fa e più è elevata la velocità del vento.
E allora cosa aspetti? Puoi iniziare a tenere la tua personale statistica del vento…
…. e divertiamoci!
[Tratto dal testo “Meteorologia per tutti” – Editore AlphaTest – Autori: Emanuela Giuliacci et alias]